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“Quando un maestro….”
Settembre 4, 6:00 pm - 7:00 pm
“Quando un maestro”
Presentazione del volume “La scrittura e l’estetico. Omaggio a Gabriele Scaramuzza” a cura di Manuele Bellini ed. Mimesis.
Un dialogo con Stefano Raimondi e gli autori del libro.
SINOSSI
Dall’estetica del brutto alle metamorfosi del melodramma, dalla scrittura della memoria alla parabola della Legge in Kafka, dalle bambole di Pritzel alle fotografie di Antonia Pozzi, da Kahnweiler a Benjamin. Sono solo alcuni degli interessi sollecitati dall’insegnamento e dalle opere di Gabriele Scaramuzza e testimoniati nei saggi qui raccolti, scritti per lo più da alcuni dei suoi allievi. Da questo affresco di tematiche si profila una concezione dell’estetica che, da riflessione “in presa diretta” sui prodotti artistici, viene a configurarsi, da un lato, come una vera e propria fenomenologia in atto e, dall’altro, come una più ampia filosofia della cultura, degna erede delle aperture “problematicistiche” della Scuola di Milano, cui Scaramuzza ha dedicato non pochi dei suoi studi.
Manuele Bellini
Manuele Bellini, di ruolo nei licei, ha conseguito di dottorato di ricerca in Filosofia presso l’Università degli Studi di Milano, dove è cultore di Estetica. Oltre a numerosi saggi e traduzioni, ha pubblicato I profili dell’immagine. L’estetica della percezione in Henri Bergson: dalla metafisica al cinema (Milano 2003), L’orrore nelle arti. Prospettive estetiche sull’immaginazione del limite (Milano 2008), La «muta eloquenza». Il gesto come valore espressivo (Milano 2011), Corpo e rivoluzione. Sulla filosofia di Luciano Parinetto (Milano 2012), ha scritto in Estetica. Temi e problemi (a cura di M. Mazzocut-Mis, Firenze 2006) e ha tradotto le Riflessioni critiche sulla poesia e sulla pittura di J.-B. Du Bos (con P. Vincenzi, Palermo 2005). È membro del Comitato Scientifico e della redazione della rivista «Materiali di Estetica».
Stefano Raimondi
(Milano, 1964), poeta e critico letterario, laureato in Filosofia (Università degli Studi di Milano). Sue poesie sono apparse in “Almanacco dello Specchio” (Mondadori, 2006) e su “Nuovi Argomenti” (2000; 2004). Ha pubblicato Invernale (Lietocolle, 1999); Una lettura d’anni, in Poesia Contemporanea. Settimo quaderno italiano (Marcos y Marcos, 2001); La città dell’orto (Casagrande, 2002 – Premio Sertoli Salis 2002); Il mare dietro l’autostrada (Lietocolle, 2005); Interni con finestre (La Vita Felice, 2009); Per restare fedeli (Transeuropa, 2013 – Premio Marazza 2013), Soltanto vive. 59 Monologhi (Mimesis, 2016 – Premio Nazionale Franco Enriquez 2017); Il cane di Giacometti (Marcos y Marcos, 2017- Premio Città di Trento 2018), Il sogno di Giuseppe (Amos 2019).
È inoltre autore di saggi come: La ‘Frontiera’ di Vittorio Sereni. Una vicenda poetica (1935-1941) (Unicopli, 2000); Il male del reticolato. Lo sguardo estremo nella poesia di Vittorio Sereni e René Char (CUEM, 2007); Portatori di silenzio (Mimesis, 2012) e curatore dei seguenti volumi: Poesia @ Luoghi Esposizioni Connessioni (CUEM, 2002) e [con Gabriele Scaramuzza] La parola in udienza. Paul Celan e George Steiner (CUEM, 2008). È tra i fondatori della rivista di filosofia “Materiali di estetica” e fondatore e membro del Comitato scientifico di “L’ABB – Laboratorio Permanente sui luoghi dell’abbandono” – Università degli Studi di Milano. Tiene corsi di scrittura poetica in diverse università, associazioni culturali e strutture scolastiche. Curatore del ciclo d’incontri “Parole Urbane”, svolge inoltre attività di editor presso Mimesis Edizioni e attività docenza presso la Libera Università dell’Autobiografia e Belleville la Scuola. È tra i fondatori dell’Accademia del Silenzio e membro del consiglio scientifico del Centro Studi e Ricerche sulle Letterature Autobiografiche della LUA di Anghiari.