Schede Botaniche
In questa sezione potrai trovare molte schede botaniche delle piante particolari che troverai in libreria,
ti serviranno per prendertene cura, e se non trovi qualche informazione, passa in libreria, saremo felici di aiutarti
ALOCASIA
Durante il periodo estivo compaiono dei fiori molto particolari chiamati anche spate e simili alle infiorescenze delle calle.
Le foglie possono assumere diversi colori in base alle varietà: vanno dal verde, più o meno chiaro, al porpora e al viola. Generalmente si presentano molto grandi, con forma allungata e ovale, arrivando a toccare anche 1 metro e mezzo di lunghezza. Proprio per queste caratteristiche, questa pianta è anche definita “orecchie di elefante”.
TI CONSIGLIAMO
all’Alocasia piace molto il caldo e l’umidità, per questo si può pensare di inserirla in un ambiente con queste caratteristiche, sia in casa, sia all’interno di una serra oppure una veranda. La temperatura ideale oscilla, infatti, tra 20 e 25 gradi costanti per tutto l’anno.
Importante però ricordare che l’alocasia non tollera il freddo, gli sbalzi di temperatura e i raggi solari diretti, quindi è bene posizionarla in una zona riparata, ma luminosa
Le irrigazioni devono essere frequenti d’estate, di modo da assicurare un terreno sempre umido, vaporizzando anche le foglie. D’inverno invece è bene rallentare e innaffiare solo quando il terriccio è troppo asciutto.
ANTHURIUM
L’Anthurium Clarinervium è una pianta appartenente alla famiglia delle Araceae originaria del Messico, dove cresce prevalentemente come epifita o litofita. In natura la si può trovare aggrappata alla corteccia degli alberi, su muschi o su terreni soffici e ricchi di fogliame. É una pianta a crescita lenta e dalle dimensioni contenute rispetto ad altri Anthurium. Come si può intuire, il motivo principale per cui l’Anthurium Clarunervium è così apprezzato sono le sue grandi foglie vellutate ricche di magnifici dettagli e nervature.
TI CONSIGLIAMO
È bene posizione questa pianta in un ambiente umido caratterizzato da una luce diffusa e non diretta. La temperatura ideale per l’Anthurium Clarinervium è compresa tra 20°/27°. Sopporta bene anche temperature più alte, purché rimanga in penombra e la luce non sia troppo intensa. Per quanto riguarda le annaffiature, consigliamo di bagnare la pianta una volta che il terriccio non risulta essere più umido.
La Beaucarnea è una pianta sempre verde originaria delle zone calde e asciutte dell’America centrale. Molto spesso è conosciuta per le sue proprietà benefiche riguardo la purificazione dell’aria (per questo conosciuta come pianta “mangiafumo”) o per il soprannome “piede d’elefante”, in relazione alla base del tronco molto ampia.
È caratterizzata da una chioma folta composta da lunghe e sottili foglie ricadenti verso il suolo.
TI CONSIGLIAMO
è bene innaffiare la pianta nel momento in cui il terreno risulta essere ben asciutto evitando i ristagni d’acqua. L’ampiezza del tronco ha una funzione ben precisa: conservare l’acqua; dunque esagerare con le innaffiature farà soffrire la pianta. Essendo una pianta tropicale preferisce un ambiente umido. Proprio per questo è consigliato nebulizzare la chioma creando così un microclima adatto alla pianta.
Scoperta nel 1820 da Francesco Raddi, è una pianta della famiglia delle Begoniaceae originaria del Brasile dove cresce spontanea in tutte le zone tropicali e subtropicali raggiungendo quasi i 2 metri di altezza. Alle nostre latitudini questa splendida pianta coltivata come ornamentale da interno difficilmente supera il metro di altezza.
TI CONSIGLIAMO
la Begonia maculata preferisce ambienti interni, umidi e luminosi, lontani, però, dai raggi solari diretti e da correnti d’aria troppo fredde.Per evitare i dannosi ristagni d’acqua è necessario annaffiare la pianta solo nel momento in cui il terreno risulta essere sufficientemente asciutto.
Il Caladium è una bellissima pianta diffusa soprattutto in Brasilr e originaria delle foreste tropicali dell’America meridionale.
Viene molto apprezzata sia per la forma ovale e cuoriforme delle sue grandi foglie, sia per l’eterogenea gamma cromatica che caratterizza le sue striature: la quale, dal bianco panna, passa per il verde fino al bordeaux e al fucsia.
TI CONSIGLIAMO
è possibile coltivare il Caladium sia in vaso che in piena terra. Data la sua provenienza tropicale, ama gli ambienti umidi e l’esposizione alla luce, importante, però, che non sia diretta.
Per quanto riguarda le annaffiature è bene darle da bere con regolarità durante i periodi più caldi e della fioritura, per poi man mano diminuire la frequenza di innaffiatura nel periodo invernale.
La Calathea è un genere di pianta da appartamento proveniente dalle regioni tropicali dell’America e dell’Africa. La sua famiglia è molto ampia, arriva infatti a comprendere fino circa 200 specie accumunate tra loro da caratteristiche comuni. Nello specifico tutti gli esemplari presentano delle bellissime foglie caratterizzate sul dorso da striature di diverso colore (rosso, rosa, arancione o bianco) e sul palmo da un intenso colore viola.
Questa pianta viene molto apprezzata anche per la sua capacità di reagire alla luce. Le sue foglie, infatti, sono in grado di aprirsi durante il giorno e di richiudersi nelle ore notturne o nei momenti in cui manca la luce.
Inoltre possiede proprietà benefiche poichè in grado di migliorare la qualità dell’aria limitando l’inquinamento domenistico.
TI CONSIGLIAMO
La Calathea è una pianta che ama il clima tropicale, proprio per questo è bene accertarsi sempre che la zona in cui la pianta viene inserita sia ombreggiata e caratterizzata da un elevato tasso di umidità (può essere d’aiuto anche nebulizzare la chioma). Per quanto riguarda le annaffiature è importante mantenere il terriccio sempre umido, evitando però i dannosi ristagni d’acqua. In inverno, in particolare, bisogna accertarsi che la temperatura non scenda sotto i 18 gradi e che i caloriferi non secchino troppo gli ambienti.
Il castano è un albero sempreverde originario dell’Australia. In natura raggiunge oltre i dieci metri di altezza, producendo una folta chioma caratterizzata da grandi fiori gialli o rossi nella stagione estiva.
Questo albero si coltiva con successo anche in vaso, come pianta da appartamento, dove si mantiene al di sotto dei 100-150 cm di altezza.
In natura gli alberi di castanospermum australe producono grossi baccelli tozzi, lunghi 20-25 cm, capaci di contenere 3-5 grossi semi. Sono proprio questi semi a caratterizzare anche le piante in vaso: infatti il fusto della piccola pianta si sviluppa direttamente dal seme, che, come si può vedere, viene lasciato in vista nel vaso.
TI CONSIGLIAMO
Questa specie australe ha la caratteristica di sopportare qualsiasi esposizione, ma è bene ricordare che teme il freddo intenso.
In appartamento è possibile posizionare la pianta sia in una zona luminosa, che più all’ombra. In primavera ed estate può essere posizionata all’esterno, però è importante ricordare che se la pianta ha passato l’inverso in appartamento, si consiglia di esporla al sole in maniera graduale.
Per quanto riguarda le annaffiature: essendo una pianta originaria delle foreste pluviali dell’Australia, ha bisogno di molta umidità. Si consiglia, dunque di innaffiare con regolarità, evitando che il terreno si asciughi eccessivamente.
La Craspedia è una pianta originaria dell’Australia, la Tasmania e la Nuova Zelanda.
Per la sua simpatica forma viene anche chiamato “fiore bacchetta” poiché caratterizzato da uno stelo tubolare lungo e sottile dotato, sulla sua sommità, di una sfera “spumosa” di colore giallo intenso.
TI CONSIGLIAMO
questa pianta è capace di adattarsi a diverse tipologie di terreno e si dimostra davvero forte riuscendo a sopportare temperature estreme, sia estive che invernali.
Per implementare la fioritura è consigliato esporre la Craspedia al sole diretto (ricordando, comunque, che si adatta bene anche alla mezz’ombra).
Per quando riguarda le annaffiature si consiglia di innaffiare con moderazione durante la fioritura, senza dunque esagerare ed evitare sempre i ristagni d’acqua.
La Dalia è una bellissima pianta che fa parte della famiglia delle Asteraceae e comprende numerose varietà distinte tra loro per colore, grandezza, forma e altezza dei fiori e delle foglie (la quale può variare andando dai 20 centimetri ai 2 metri).
I fiori della Dalia, a seconda della specie a cui appartengono, possono presentarsi sotto molteplici aspetti: caratterizzati da una ricchissima gamma cromatica (che passa dal bianco a colori più accesi come rosso, giallo, arancione e fucsia) che colora i petali con sfumature o tinte unite. Anche la forma può variare moltissimo, andando da petali aperti e carnosi ad altri arrotolati, fini o piatti.
TI CONSIGLIAMO
Durante la fioritura e i periodi caldi è bene aumentare le innaffiature mantenendo il terreno umido ma evitando sempre i ristagni d’acqua.
La posizione ideale della Dalia è in pieno sole, ama il clima temperato e teme molto il gelo.
La Dionaea è una pianta rizomatosa e perenne originaria della Caroline del nord e del sud (America).
È nota come pianta insettivora, carnivora o “acchiappamosche” proprio per la sua capacità di catturare le prede attraverso le sue foglie dalla forma conica dotate di “setole ornamentali” capaci di percepire l’insetto e intrappolarlo in un morso per prepararsi alla digestione (la quale può avere una durata di una settimana fino a un mese intero, periodo durante il quale le foglie rimarranno chiuse su se stesse).
TI CONSIGLIAMO
per innaffiare al meglio questa pianta è necessario ricordarsi di non darle da bere dall’alto ma dal sottovaso: in modo tale che la pianta possa assorbire capillarmente l’acqua.
È bene mantenere questa pratica durante gran parte dell’anno, tranne che nei periodi invernali: quando la pianta entra in uno stato vegetativo. In questo caso bisogna togliere l’acqua dal sottovaso, ricordandosi però di mantenere umido il terreno.
L’Amal è una pianta bulbosa appartenente alla famiglia delle Amaryllidaceae. È originaria dell’America meridionale, dove cresce spontaneamente nelle zone umide e comprende circa 80 specie.
Dai suoi bulbi nascono dalle 3 alle 7 foglie di circa 60 cm e 1 o 2 steli floreali dai quali sbocciano fino a 6 fiori caratterizzati da bellissime e diverse sfumature cromatiche rosse, rosa, arancioni, bianche striate e gialle.
TI CONSIGLIAMO
l’Hippeatrum gradisce le temperature che oscillano tra i 16 e i 30 gradi, oltrepassata questa temperatura la pianta tende a soffrire molto. Per quanto riguarda l’esposizione è possibile mettere la pianta anche al sole diretto evitando però le ore di punta.
Man mano che si avvicina il momento della fioritura è bene aumentare le annaffiature, ricordando però di evitare sempre i ristagni d’acqua. Inoltre, una pratica molto utile risulta essere quella di nebulizzare le foglie (mai i fiori) per mantenere la pianta in un ambiente umido .
La Hypoestes phyllostachya è un piccolo arbusto sempreverde, originario del Madagascar.
Si distingue per le sue fitte foglie ovali di colore verde con variegature e puntini di diverso colore, a seconda della varietà, dal bianco al rosa, dal porpora al rosso. Con i suoi piccoli fusti ramificati è capace di raggiungere i 20-25 cm di altezza e in estate produce spighe erette, lunghe alcuni centimetri, costituite da piccoli fiori di colore azzurro, viola o lilla.
TI CONSIGLIAMO
riporre questa pianta in luogo ben luminoso. Durante i mesi caldi è possibile esporla all’esterno, in luogo semi-ombreggiato evitando però le correnti d’aria.
Queste piccole piante necessitano di essere annaffiate con regolarità, mantenendo il terreno costantemente umido, ma non inzuppato d’acqua; si consiglia quindi di annaffiare quotidianamente con piccole quantità d’acqua. Durante i mesi invernali, invece, è necessario diradare leggermente le annaffiature.
Infine, per mantenere una vegetazione compatta e fitta, è consigliabile cimare i rami più lunghi in primavera o in autunno.
La Ludisia Discolor fa parte della famiglia delle orchidee. Come insegna questa pianta, non tutte le orchidee sono epifite (con radici che non richiedono la terra), infatti, la Ludisia è un’orchidea terricola che necessita di essere coltivata in vaso.
Oltre che per i fiori, la Ludisia è apprezzata anche per la bellezza delle sue foglie caratterizzate da bellissimi disegni geometrici formati da nervature argentate.
I fiori spuntano in inverno su alti steli cilindrici che raggiungono fino ai 50 cm di altezza.
È anche presentata e conosciuta come “Orchidea gioiello”, “Orchidea Diamante” e “Orchidea Spiderman” (per la decorazione delle foglie).
TI CONSIGLIAMO
come per tutte le Orchidee, è meglio mantenere la Ludisia in un luogo luminoso, lontana però dai raggi solari diretti. Il clima ideale per la coltivazione di questa pianta è compreso tra i 18° e 25°C, dunque, in estate è possibile spostarla sul terrazzo, ma in un luogo ombreggiato.
Troppa umidità provoca marciumi radicali, dunque è necessario irrigare la Ludisia solo quando il terriccio risulta asciutto al tatto.
Buona pratica è anche quella di nebulizzare le foglie: in estate nelle giornate più afose, mentre in inverno quando i riscaldamenti sono in funzione.
La Maranta, originaria del Brasile, è una pianta di facile coltivazione e di rapido accrescimento che comprende nella sua famiglia 25 specie differenti.
A caratterizzare questa pianta sono proprio le sue bellissime foglie, le quali presentando molteplici colori di striature (dal verde al rosso), ne definiscono anche il soprannome. Infatti la Maranta è anche definita “Pianta preghiera” in riferimento alla sua capacità di reagire alla luce: verso sera le sue foglie si chiudono ricordando due mani giunte in preghiera.
TI CONSIGLIAMO
Così come la Calatea, la Maranta è una perfetta pianta da appartamento che ama gli ambienti caldi, umidi e luminosi. Non ama le correnti d’aria e soprattutto la luce diretta poiché fa scolorire le sue foglie.
Da marzo all’inizio dell’autunno è bene innaffiare in maniera costante la pianta, facendo sempre attenzione a evitare i ristagni d’acqua. Nel periodo successivo, invece, bisognerebbe moderare le innaffiature.
Una buona pratica per mantenere un costante grado di umidità è quella di nebulizzare le foglie utilizzando acqua a temperatura ambiente priva, se possibile, di calcare.
È una bellissima pianta dalle foglie viola, proveniente dal Brasile e molto sensibile alla luce.
L’oxalis è “fotofila”: ossia, capace di regalarci nell’arco della giornata uno spettacolo straordinario fatto di piccoli movimenti alla ricerca della luce. Una danza che termina la sera nel momento in cui le foglie e i bellissimi fiori a campanella si chiudono come se fossero degli ombrelli. Proprio per questo molti la chiamano “la pianta ballerina”.
TI CONSIGLIAMO
Pur sembrando molto delicata, l’Oxalis triangolaris è una pianta molto resistente e facile da coltivare sia in vaso che a terra.
Adora la luce (meglio se non diretta) e non ama, invece, le temperature troppo fredde. Nel periodo invernale è possibile che la pianta perda tutte le foglie, le quali però rispunteranno in primavera.
Per quanto riguarda l’innaffiatura: si consiglia di dare da bere nel momento in cui il terreno inizia ad asciugarsi, evitando sempre di bagnare le foglie e di creare ristagni d’acqua.
Il Phlebodium fa parte della famiglia delle Felci ed è originaria delle zone tropicali dell’America centrale.
Nel suo habitat naturale la si trova spesso ai piedi dei grandi alberi delle foreste tropicali, a formare tutt’intorno un bellissimo tappeto capace di arrivare fino a un metro di altezza. Se coltivato in vaso, invece, le sue dimensioni rimangono molto più contenute.
Questa pianta viene molto apprezzata per il suo fogliame caratterizzato da forme sinuose e da un colore che in alcune specie (soprattutto nella varietà del Phlebodium Aureum) tende a tonalità azzurre.
Come tutta la famiglia delle Felci, questa pianta ha ottime capacità di depurare l’aria dalle sostanze inquinanti soprattutto negli ambienti domestici.
TI CONSIGLIAMO
data la sua provenienza predilige ambienti umidi e luminosi anche se sopporta molto bene la mezz’ombra e proprio per questo è molto importante evitare i raggi solari diretti poiché potrebbero bruciare le foglie.
Se piantata in vaso bisogna considerarla come pianta da appartamento, dunque è bene posizionarla all’interno durante tutto il periodo invernale ed eventualmente esporla all’esterno solo nel periodo estivo e caldo.
Per quanto riguarda la innaffiature bisogna mantenere il terreno sempre umido bagnandolo abbondantemente ed evitando sempre i ristagni d’acqua che potrebbero essere molto dannosi.
La pianta del caffè è originaria dell’Africa orientale e appartiene alla famiglia delle Rubiacee, alla quale fanno parte circa 60 specie diverse tra cui la più famosa: la Coffea Arabica.
Questa pianta è caratterizzata da bellissime foglie ovali leggermente ondulate ai bordi, di colore verde brillante e dalla consistenza carnosa. Dai suoi particolari fiori bianchi, caratterizzati da una forma a stella, nascono nel giro di 9 mesi i suoi frutti: piccoli semi verdi, che una volta tostati e lavorati diventano caffè!
TI CONSIGLIAMO
la pianta del caffè viene coltivata anche in vaso e apprezzata in particolare per le sue qualità decorative. Necessita di un’irrigazione regolare e abbondante e soffre dei ristagni d’acqua. Nella stagione estiva è bene innaffiare la pianta ogni giorno, durante il periodo invernale, invece, è necessario diminuire la frequenza di annaffiatura. Buona pratica è anche quella di nebulizzare regolarmente la chioma, così da mantenere costante un certo grado di umidità.
È una particolare pianta d’appartamento, ama l’umidità e vive molto bene anche nei terrari. Il suo nome proviene dalla singolare forma delle sue foglie: dentate e goffrate, caratterizzate da un color verde mela e dalle profonde venature ramate, ricordano, infatti, i profondi e affascinanti crateri della Luna.
TI CONSIGLIAMO
è bene posizionare questa pianta in un luogo caratterizzato da una temperatura tra i 18° e i 25° e dove la luce risulta essere indiretta (per questo motivo sopporta bene la famosa “mezza ombra”). È consigliato ruotare la pianta ogni 2-3 giorni, così da farle assorbire la luce in ogni sua parte.
Infine, è importante evitare gli eccessi d’acqua e i ristagni, perciò è consigliato innaffiare la pianta nel momento in cui i primi centimetri di terreno risultano essere ormai asciutti.
La Sarracenia è anche conosciuta come “pianta carnivora” ed è originaria dell’America del Sud.
Il suo aspetto è molto caratteristico poiché presenta degli alti “ascidi” o steli cilindrici color verde brillante striati di rosso sulla sommità.
Questi steli hanno delle funzioni specifiche: attraverso la produzione al loro interno di una sostanza gelatinosa attirano e catturano le piccole prede per poi digerirle, azione dalla quale traggono l’azoto di cui hanno bisogno.
TI CONSIGLIAMO
questa pianta necessita di annaffiature regolari, utilizzando acqua piovana o distillata, in quanto l’acqua troppo calcarea altera il PH della pianta facendola soffrire.
Durante il periodo invernale è necessario diminuire le annaffiature, avendo comunque cura di mantenere il terreno umido.
In tutti i periodi dell’anno, invece, è buona pratica nebulizzare la pianta mantenendo così un costante grado di umidità.
I tulipani sono piante bulbose della famiglia delle Liliacee. Nonostante siano associate prevalentemente all’Olanda, sono piante originarie dell’Asia Minore che ormai crescono spontaneamente anche in molte altre zone d’Europa e Africa.
Ne esistono di moltissime tipologie, caratterizzate da bellissimi colori e sfumature e, grazie anche alla facilità di coltivazione, si prestano molto bene per adornare vasi, aiuole e angoli di giardino.
TI CONSIGLIAMO
il momento perfetto per piantare i bulbi di tulipano risulta essere l’autunno. I tulipani hanno bisogno di molta luce solare e, soprattutto nella fase di fioritura, di essere riparati dal vento e dalla pioggia.
I bulbi dei tulipani vanno interrati con la punta rivolta verso l’alto ad una profondità di circa 10-15 cm. Tra i bulbi va mantenuta una distanza di almeno 10 cm, in modo tale che le piante ed il fiore possano svilupparsi adeguatamente.
Per quanto riguarda l’irrigazione: è necessario innaffiare i tulipani una volta che il terreno non risulta più umido facendo molta attenzione a non formare ristagni d’acqua.